Il rapporto più intimo e allo stesso tempo più sleale che abbiamo nella nostra vita è sicuramente quello con noi stessi. Questo libro provocatorio ed illuminante, arricchito da citazioni di poeti, di filosofi, letterati, esperti in economia, apre un ampio orizzonte a tutti coloro i quali sono disposti a riconoscere seriamente la loro propria abitudine di mentire a se stessi.
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Sette esperimenti per cambiare il mondo
di Rupert Sheldrake ed. Corbaccio
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Il vostro cane capisce veramente quando state tornando a casa? In che modo i piccioni trovano la strada del ritorno? Come possiamo dimostrare che la sensazione che abbiamo di essere osservati corrisponde quasi sempre a ciò che accade in realtà? Il dolore che gli amputati provano agli arti che non hanno più esiste realmente? Le costanti fondamentali dell'universo possono variare? L'aspettativa nei confronti di un esperimento scientifico può alterare i risultati dell'esperimento stesso?
"..... scoprirete che quelle che consideravate 'Leggi' sono soltanto teorie e che ciò che credevate che gli scienziati sapessero in realtà era solo ciò che pensavano...." (SUNDAY TIME)
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A che gioco giochiamo
di Eric Berne ed. Bompiani
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Testo fondamentale della psicologia contemporanea A che gioco giochiamo ha costruito la ipotesi e gli strumenti di un nuovo tipo di analisi terapeutica, l'analisi transazionale, utilizzando la rappresentazione della realtà in forma di giochi. Dire gioco significa dire, in altro modo semplice ed esemplare, in che posizione e in che ruolo una persona intende mettersi (e finisce meccanicamente con il mettersi) rispetto ad un ambiente o ad un'altra persona. Il marito che tormenta la moglie, l'amico che perseguita l'altro amico, il superiore che si rivale sul dipendente, sempre con lo stesso motivo o pretesto, tendono a ricreare circostanze sempre uguali. Berne mentre descrive come giochi una serie di rapporti umani offre un resoconto straordinario sul nostro tempo, ma non è certo questa l'unica ragione del successo di A che gioco giochiamo: l'analisi transazionale, come metodo e come teoria, consente al giocatore di identificare il suo ruolo nel gioco che tende a ripetere meccanicamente, e costruisce così la base per una possibile autonomia critica dai meccanismi di gioco, e forse per una possibile liberazione.
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L'abisso di fuoco
di Irina Tweede ed. Il Punto d'Incontro
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La straordinaria storia di una donna sotto la guida di un Maestro. Il resoconto di un addestramento intenso e sublime, un tormento fisico e interiore che può uccidere o liberare per sempre. La tremenda energia sprigionata dal risveglio dei centri psichici, dischiude ad Irina la Via del Cuore, dove il rapporto Maestro-discepolo si rivelerà allo stesso tempo insostenibile, straziante, esaltante, appagante e, infine decisivo.
Questo libro è un resoconto di un addestramento spirituale secondo l'antica tradizione Yoga. "Tieni un diario", disse il mio Insegnante. "Un giorno diventerà un libro. Ma devi scriverlo in modo tale che possa essere d'aiuto per gli altri. La gente dice che tali cose avvennero migliaia di anni fa perché se ne legge sui libri. Questo libro sarà una prova che tali cose, così come sono narrate, accadono ancor oggi, come accaddero ieri e come accadranno domani, alle giuste persone, nel giusto tempo e nel giusto luogo."È capitato a me. Sono stata coinvolta in tutto questo giorno dopo giorno. A volte, il lettore potrà trovare il resoconto un po' ripetitivo; ma è naturale, poiché è la storia di un insegnamento e gli insegnamenti sono una continua ripetizione. Il discepolo deve imparare la lezione ripetutamente al fine di essere in grado di padroneggiarla e l'insegnante deve ripetere la lezione, presentarla in una luce differente, qualche volta in forma diversa, cosicché il discepolo possa comprendere e ricordare. Ogni situazione viene ripetuta molte volte, ma ogni volta fa scattare una reazione psicologica leggermente diversa che conduce all'esperienza successiva e così via. Quando andai in India nel 1961, speravo di imparare qualcosa sullo Yoga, mi aspettavo meravigliosi insegnamenti; ma ciò che l'Insegnante fece principalmente fu di forzarmi a fronteggiare l'oscurità all'interno di me stessa.
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Non so se mi sono capito
di Vittorio Mascherpa ed. Positive Press
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Non sempre capire equivale a comprendere. Capire significa afferrare al volo un concetto, comprendere equivale invece a portarlo all'interno e farlo diventare parte integrante di noi stessi. In questo testo l'autore intende spiegare che cos'è la comunicazione, come capire e soprattutto come farsi capire dagli altri, e da questi essere visti, sentiti, colti e compresi. Perché questo è possibile.
Lo affermano gli studi e le acquisizioni più recenti della Scienza della Comunicazione, ma anche alcune delle leggi immutabili che reggono e governano la vita fin dal suo apparire; l'autore si propone di illustrare sia le une che le altre nel modo più piano e accessibile, convinto che ciò che è vero è anche semplice, e che non l'erudizione ma la buona volontà e una sincera motivazione siano strumenti più che sufficienti per la comprensione e l'attuazione di quanto verrà esposto.
Ne risulta un significato nuovo ed inaspettato di comunicazione "Comunicare, allora, è diventare come l'acqua. Per sciogliere le differenze, per unire ciò che è separato, per saper cogliere e saper penetrare filtrando, senza violenza"
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Continua....
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