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Analisi del miracolo nelle Vie di ricerca


Come si fanno i Miracoli.

di Giovanni Quinti
 

 

Nel corso della nostra vita tutti abbiamo l’esigenza di cercare qualcosa. Se alcuni si arrendono in questo percorso, placando nel consumismo questa smania interiore, altri proseguono. Ed in questo proseguire molti sono coloro che cercano il “miracoloso”. Perché? Alcuni pensano che fare miracoli sia non solo possibile, bensì necessario per “convincere” gli scettici. Se avete acquistato questa rivista nell’attesa di avere un istruzione del tipo: come moltiplicare i pani ed i pesci, come diventare trasparenti e come ridare la vita ad i morti, rimanete delusi. Vi invitiamo, comunque, a proseguire nella lettura perché proprio per voi questo articolo è stato scritto: per voi che per discernere il soprannaturale avete bisogno di vedere l'aspetto innaturalmente "prodigioso".

Purtroppo, però, nessuno compie miracoli. E nel cercare qualcuno che li compie già si è in errore, poiché la maggior parte di noi non ha nessuno strumento per poter comprendere la realtà dei fenomeni che si presentano. Affidarsi a qualcuno che crediamo avere dei poteri magici non è garanzia del buon “percorso” o della genuinità degli intenti. Durante una nostra conferenza un partecipante ha chiesto: “Chi mi garantisce che una certa Via sia la più adatta per me?” Molti pensano che i miracoli possano essere una “garanzia di autenticità” della purezza e validità del percorso seguito. E se così non fosse?

Niezstche affermava che è tipico dei saggi di una certa epoca, pensare che il livello della conoscenza da loro raggiunta sia la più elevata possibile.

Eppure la storia li smentisce sempre. Quello che fino a ieri sembrava impossibile, oggi è banale, perché si fanno continuamente nuove scoperte. Ciò che sembrava, ieri, un evento soprannaturale oggi, invece, può diventare una realtà quotidiana.

Quindi, cosa è un miracolo?. La scienza basa le proprie ipotesi nel saggiarle sperimentalmente, dopo una raccolta sistematica ed oggettiva di dati. Da questo studio si può pervenire alla stesura della “legge” che governa il fenomeno osservato. Un miracolo è una eccezione alle leggi naturali, ed in quanto eccezione non può diventare regola.

Ricordiamo che nel sistema: “l’idea di un miracolo, nel senso di una violazione dileggi da parte della volontà che le ha fatte, si oppone non soltanto al senso comune, ma alla stessa idea di volontà. Un miracolo non può essere che una manifestazione di certe leggi ignorate dagli uomini o raramente conosciute. “Un miracolo è la manifestazione, in questo mondo, di leggi di un altro mondo”.(Ounspensky, Frammenti di un insegnamento sconosciuto Ubaldini ); e ancora: “La manifestazione delle leggi di un cosmo in un altro cosmo, costituisce ciò che chiamiamo un miracolo. Non ci può essere nessun altra specie di miracolo. Un miracolo non è una violazione delle leggi, né un fenomeno al di fuori delle leggi.
(alcune) leggi ci sono sconosciute ed incomprensibili, e sono perciò miracolose”. (Ounspensky, Frammenti di un insegnamento sconosciuto —  Ubaldini  — parentesi nostre). Da questa ottica il miracolo come “trasgressione” di una legge naturale è impossibile.


L'Articolo continua parlando delle leggi attraverso le quali l'Assoluto si manifesta,

Cosa a a che fare il lavoro su di sé con la ricerca del miracoloso?
 

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