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La Divina Commedia e la Quarta Via


 

I Segreti del Purgatorio
e del Paradiso Dantesco

di Andrea Bertolini

 

Nei due precedenti articoli abbiamo visto in quale contesto storico e culturale nasce la Divina Commedia.
Usando come chiave di lettura il simbolismo ermetico-alchemico e il linguaggio della Quarta Via, abbiamo seguito Dante nella sua discesa all’inferno.

Qui, al centro della Terra, nel profondo di noi stessi, avviene la prima grande trasformazione dell’essere.

Vediamo ora cosa rappresenta il Purgatorio: si è detto che in Alchimia l’opera al nero viene seguita dall’opera al bianco, la purificazione delle scorie.
Dante descrive questa esperienza come l’ascesa di un monte, simbolo importantissimo in tutte le tradizioni, salita molto faticosa all’inizio ma che via via si fa più leggera.

La salita è preceduta da un battesimo dell’acqua, valido sia per l’interpretazione ermetica che per quella cristiana; più avanti il nostro poeta sperimenterà anche il

battesimo del fuoco (canto XXVII). E’ il fuoco che non brucia, il Fuoco Alchemico.
Per un approfondimento del significato profondo dei diversi battesimi rimandiamo il lettore all’articolo di Fratel Gaio apparso sulla nostra dispensa n.4 Anno I (ottobre 2003).
Gli incontri che Dante e la sua guida faranno nelle varie tappe del percorso sono numerosi: nelle anime del Purgatorio c'è ancora un legame forte e complesso con la vita terrena. Ma ora esse vedono pienamente il senso delle cose, comprendono i propri limiti umani e aspirano alla perfezione celeste.
L’atmosfera è completamente diversa da quella dell’inferno, qui la sofferenza assume significato diverso perché è preludio alla liberazione.

E’ quella che nel lavoro su sè stessi viene chiamata sofferenza volontaria.
Vi sono tre punti su cui volevo focalizzarmi perché molto interessanti dal punto di vista esoterico:
Primo punto: nel bellissimo Canto IX, l’Angelo che custodisce l’ingresso del Purgatorio lascia passare Dante aprendogli la porta con due chiavi, una d’argento e una d’oro.

Viene data una misteriosa spiegazione sul significato di queste due chiavi: “Più cara è l’una; ma l’altra vuol troppa d’arte e d’ingegno avanti che disserri perch’ella è quella che’l nodo disgroppa” (Purg. IX, 124-126).
Cosa rappresentano sul piano della coscienza Argento e Oro? Il primo è simbolo di una coscienza già distaccata dal piano materiale (che potremmo far coincidere con l’esperienza dell’estasi) mentre l’Oro rappresenta la rinascita completa, la nascita di un Io indivisibile.


Secondo punto: l’angelo imprime 7 P sulla fronte a Dante
Terzo punto: Dopo avere passato il battesimo del fuoco Dante entra nel giardino dell’Eden.

Cosa rappresentano queste due immagini?
L'articolo prosegue sulla dispensa.

 

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